Che cosa è
Per distacco di retina s’intende la separazione del tessuto nervoso fotosensibile, che consente all’occhio di percepire immagini e colori, dalla parete posteriore dell’occhio.
Il distacco di retina è sempre un evento molto grave per l’occhio e per la vista, tanto più grave quanto più estesa è la parte distaccata.
Patogenesi del distacco di Retina
Bisogna immaginare la parte interna dell’occhio come una piscina, e la retina come il tappeto azzurro che la riveste per intero. Bisogna inoltre immaginare che all’interno della piscina invece dell’acqua ci sia una sorta di gel appiccicoso. Il gel (il corpo vitreo dell’occhio) è tenacemente attaccato solo al bordo della piscina, mentre lo è più debolmente al resto del tappeto azzurro. Con il passare degli anni il gel vitreale va incontro a una progressiva degenerazione che lo porta nel tempo a liquefarsi. Ecco il perché delle cosiddette mosche volanti (miodesopsie) che molte persone percepiscono. Questa trasformazione porta il gel a distaccarsi dal tappeto azzurro (dalla retina), rimanendo attaccato solo al bordo. Questo è un evento fisiologico, che accade in sostanza a chiunque alla fine nella vita.
In alcuni casi tuttavia, accade che il distacco del gel appiccicoso dalla parte posteriore della retina non sia completo, ma che una piccola parte di esso rimanga strettamente attaccata in un punto del tappeto azzurro (retina), di solito vicino al bordo, ma ben distinto da esso. S’immaginino i movimenti della testa e del corpo come un terremoto che si abbatta sulla piscina. Il gel messo violentemente in movimento dal terremoto e fortemente attaccato in un punto del tappeto oltre che sul bordo, produce inevitabilmente delle trazioni sul punto stesso, che in ultima analisi può rompersi con la formazione di una rottura. A questo punto l’acqua all’interno della piscina può insinuarsi dietro al tappeto e distaccarlo più o meno estesamente.
Sintomi
La sintomatologia del distacco di retina comprende la scomparsa o l’offuscamento di una porzione piu’o meno estesa del campo visivo. Quando anche la parte centrale del campo visivo è offuscata, significa che il distacco ha coinvolto la macula, la parte piu’ nobile della retina. In questi casi la prognosi è più grave e minore il recupero visivo dopo la chirurgia. A volte un distacco di retina è preceduto dalla comparsa improvvisa di flash di luce (fotopsie), spie di una trazione da parte del corpo vitreo sulla retina, con creazione di una rottura retinica. Nella maggior parte dei casi il distacco di retina è infatti causato da una rottura retinica, conseguenza del distacco posteriore del vitreo. La miopia elevata, l’intervento chirurgico per l’estrazione della cataratta e i traumi aumentano il rischio di un distacco di retina. Nel caso di un distacco di retina, o della comparsa dei sintomi sopraelencati è fondamentale recarsi immediatamente dall’oculista, che con un esame del fondo dell’occhio potrà rendersi conto della situazione e attuare le strategie terapeutiche piu’opportune.
Cause
L’occhio è riempito nella sua parte centrale da un gel trasparente, il vitreo, strettamente adeso alla superficie retinica. Nel corso degli anni il vitreo va normalmente incontro a una progressiva liquefazione, e alla fine perde il contatto con la retina.
Solitamente quando il vitreo si distacca dalla retina non causa alcun disturbo, se non a volte la comparsa delle cosiddette mosche volanti, o corpi mobili vitreali. A volte distaccandosi, il vitreo tira sulla retina sufficientemente forte da formare una rottura in uno o più punti. In quel caso, il fluido presente all’interno dell’occhio può insinuarsi dietro la rottura e sollevare la retina dalla parete posteriore dell’occhio, come se una carta da parati si staccasse da un muro.
Le seguenti condizioni aumentano il rischio di avere un distacco retinico: Miopia; Precedente chirurgia della cataratta; Trauma oculare severo; Distacco di retina nell’altro occhio; Storia familiare di distacco di retina; Degenerazioni retiniche diagnosticabili mediante l’esame del fondo.
Terapia
La terapia del distacco di retina è chirurgica e si basa sul rilascio della trazione vitreale (gel) sulla retina e nella chiusura della rottura causa del distacco.
Esistono due tipi d’intervento: 1) tradizionale dall’esterno, 2) con vitrectomia.
L’intervento tradizionale consiste nell’apposizione di una “cintura con borchia” (cerchiaggio + piombaggio) all’esterno dell’occhio in modo tale che la parete esterna dell’occhio si ritrovi avvicinata alla retina distaccata, e questa a sua volta al gel vitreale in modo da rilasciare la trazione del gel stesso sulla rottura. La rottura non più sottoposta a trazione può allora chiudersi e del laser o del crio (trattamento a freddo) sono fatti attorno ad essa per impedirne la riapertura. Il liquido sottoretinico, responsabile del distacco, è drenato attraverso un buchino sulla parete esterna dell’occhio.
Vantaggi di questa tecnica sono la minor incidenza di complicanze infettive e di cataratta. Tuttavia non tutti i tipi di distacchi di retina possono essere curati in questo modo.
La vitrectomia è invece un intervento più moderno, eseguito direttamente all’interno dell’occhio praticando tre piccolissimi buchini nella parete esterna, per l’inserimento di altrettanti strumenti.
Con l’ausilio di uno strumento che taglia e aspira, il vitrectomo, il gel vitreale viene quasi completamente rimosso, eliminando la causa della rottura che non più sottoposta a trazione può quindi essere chiusa e sigillata anche in questo caso con un trattamento laser o criopessico (a freddo).
Al termine dell’intervento il liquido sottoretinico è attivamente aspirato dal chirurgo mentre aria o gas sono iniettati nell’occhio in modo da tenere la rottura asciutta per una o due settimane. Il paziente dovrà pertanto assumere una posizione particolare per qualche giorno in modo da permettere alla bolla di aria o gas di rimanere a contatto con la rottura il più a lungo possibile.
L’aria e il gas sono progressivamente riassorbiti in modo spontaneo e l’occhio stesso baderà a riempirsi nuovamente di acqua. Il vitreo non sarà più ricostituito, ma sarà appunto interamente sostituito dall’acqua.
Durante le settimane in cui l’occhio è ancora riempito di aria o gas, la vista sarà molto bassa, e migliorerà solo quando nuovamente riempito di acqua.
Al posto della rottura, in entrambi gli interventi, esiterà una cicatrice, che non inciderà tuttavia sulla vista poiché situata nella periferia della retina, e quindi del campo visivo.
Tutti gli interventi per distacco di retina, a meno di particolari condizioni o preferenze del paziente, possono essere eseguiti tranquillamente in anestesia locale, con un’iniezione vicina all’occhio e non richiedono ricovero.
Il paziente, una volta operato, può andarsene comodamente a casa, e tornare il giorno dopo per i controlli post-operatori.
Prognosi
Attualmente, i risultati della chirurgia del distacco retinico sono molto buoni.
Il successo anatomico con un solo intervento è prevedibile nel 90% dei casi circa, e con due interventi in più del 95% dei casi circa.
Purtroppo a volte è necessario più di un intervento, a causa di processo abnorme di cicatrizzazione che l’occhio mette spontaneamente in moto: la proliferazione vitreo-retinica. In questo caso, membrane cicatriziali si formano sulla retina, inducendone nuovamente il distacco, per il cui trattamento è di solito necessario una vitrectomia con rimozione delle membrane e sostituzione del gel vitreale con olio di silicone, anziché con aria o gas. L’olio di silicone, tiene la retina attaccata per un tempo adeguato alla sua guarigione, ma richiede un altro intervento per essere rimosso.
Non è insolito, nei casi complicati da proliferazione vitreo-retinica, dover intervenire anche tre o quattro volte.
Il recupero visivo dopo intervento di distacco di retina è variabile e dipende fondamentalmente dal coinvolgimento o meno della parte centrale della retina: la macula.
I distacchi cosiddetti macula-on (macula attaccata) sono delle vere e proprie emergenze chirurgiche da trattare entro ventiquattro ore, poiché il risultato della chirurgia è potenzialmente molto buono. Il paziente con distacco di retina ma con macula attaccata, se operato con successo, può continuare a vedere molto bene, senza in pratica nessun esito.
I distacchi macula–off (macula staccata), rappresentano al contrario delle emergenze differibili, nel senso che possono essere operati entro una settimana dall’esordio dei sintomi senza che la prognosi cambi. Tuttavia la prognosi è variabile e molto probabilmente la capacità di lettura sarà compromessa a vari livelli. Statisticamente un recupero del 50% della capacità discriminativa fine è raggiungibile nell’80% dei casi.
Molto spesso la vista postoperatoria sarà compresa fra due e sette decimi (dieci sono la normalità).
Prevenzione
La prevenzione del distacco di retina si basa esclusivamente sull’educazione del paziente circa i sintomi di un distacco di retina e sul tempestivo trattamento laser ( o con il crio) delle rotture retiniche sintomatiche (accompagnate da flash e mosche volanti), che ancora non hanno portato a distacco.
Le rotture retiniche asintomatiche o le degenerazioni periferiche, scoperte casualmente durante una visita di controllo, non richiedono invece trattamento, salvo che nell’altro occhio non si sia verificato gia’ un distacco di retina.
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